orvieto

Cosa vedere a Orvieto

Orvieto si propone al turista come una città fortemente legata alle sue tradizioni. Queste tradizioni legate maggiormente all'artigianato del legno, del ferro battuto, delle trine e della ceramica, insieme alla facilità di accesso pedonale al centro storico costituiscono un forte incentivo per i visitatori e i turisti.

Tra le manifestazioni che attirano centinaia di visitatori ricordiamo il "Corpus Domini" e la "Pentecoste" (detta anche festa della palombella), e per gli amanti della musica ricordiamo tra dicembre e gennaio il Festival internazionale di Musica Jazz.

Orvieto ieri e oggi

Se dal paesaggio vulcanico si passa alle dolci colline e alle pianure di origine alluvionale allora stiamo sicuramente visitando Orvieto.

La particolarità del paesaggio, come se fosse un’isola che emerge tra il paesaggio vulcanico, colpisce e attira i visitatori. Città d’arte e tra le più importanti di origine etrusca, grazie alla sua posizione centrale è sempre stata considerata una città singolare, misteriosa e dal forte fascino.

Le testimonianze storiche e archeologiche ci testimoniano una forte espansione dal punto di vista commerciale nel VI secolo a.C., periodo in cui Orvieto rappresentò uno dei principali centri della civiltà etrusca.

La città si presenta oggi molto ricca di architetture e apparati decorativi nei quali si evidenziano i diversi influssi culturali che hanno utilizzato l’ambiente locale con originali rielaborazioni.

Oggi la fama di Orvieto, oltre che alla sua storia, è anche legata alla recente tradizione vinicola e artigianale, ed attirando che molti visitatori offre anche una grande varietà di strutture ricettive.

Duomo di Orvieto

Elevato su una platea di sette gradini bianchi e rossi alternati, il Duomo di Orvieto è tra le più grandi realizzazioni architettoniche medievali dell’Umbria.

Fu edificato nell’arco di più secoli tra il XIII e il XVII secolo, subendo svariati cambiamenti.

Le fondamenta e l’ossatura della costruzione sono in tufo, il rivestimento esterno, salvo la facciata è a filari isometrici di travertino e basalto. Di straordinaria bellezza sono la facciata, i bassorilievi e le statue, ma anche i portali e le tre navate interne.

La facciata è a forma di un gigantesco trittico ogivale, nel quale i rilievi fungono da elementi strutturali e unificanti, e i mosaici accentuano la geometria dell’architettura. L’ossatura della costruzione è costituita da quattro pilastri a fascio che si levano da uno zoccolo di robusti piloni e si coronano in alto di guglie.

I quattro pilastri tra le porte hanno un rivestimento di lastre marmoree con bassorilievi. I rilievi rappresentano a cominciare dal pilastro sinistro le storie del vecchio e del nuovo Testamento e scene dei Novissimi.

I tre portali recano imposte bronzee e presentano rilievi raffiguranti le Opere di misericordia. Sopra i pilastri troviamo le statue di Lorenzo Maitani raffiguranti i simboli degli Evangelisti, e altre statue di santi le ritroviamo anche sopra le cuspidi e le guglie in alto.Il rosone è formato da un doppio giro di colonnine con archetti intrecciati, recanti al centro la testa del Redentore.

La rosa è inscritta in un quadrato, ornato agli angoli dai mosaici raffiguranti i quattro Dottori della chiesa: Sant’Agostino, San Gregorio Magno, San Girolamo e Sant’Ambrogio. L’interno del Duomo è di tipo basilicale a tre navate divise da dieci colonne e due pilastri con ricchi capitelli.

Il complesso interno con la sua dicromia, la grandiosità delle forme romaniche attinenti alla primitiva ideazione, la luminosa navata mediana, i numerevoli effetti di luce, rivela uno spazio unitario che appare solenne e maestoso.

Tra le opere più affascinanti custodite all’interno del Duomo troviamo un ciclo di affreschi di Beato Angelico e Luca Signorelli nella Cappella Nova, la tavola raffigurante la Madonna dei Raccomandati di Lippo Memmi, il reliquiario del Corporale di Ugolino di Vieri e l’affresco della Maestà di Gentile da Fabriano contenuti nella Cappella del Corporale compiuta da Giovanni di Micheluccio.

Da visitare

Monumenti

  • Il Duomo
  • Palazzo dei Sette
  • Chiesa di Sant'Andrea
  • Chiesa di San Domenico
  • Chiesa di San Giovenale
  • Il Pozzo di San Patrizio
  • Palazzo del Capitano del Popolo
  • Museo dell'Opera del Duomo e Museo d'Arte Moderna Emilio Greco
  • Teatro Mancinelli
  • Pozzo della Cava
  • Necropoli del Crocefisso del Tufo
  • Presepe nel pozzo della Cava
  • Torre del Moro

Musei e gallerie

  • Museo Emilio Greco
  • Museo Faina

Musei a Orvieto

Museo archeologico nazionale

Dal 1983 è sistemato nella loggia al pian terreno del palazzo di Martino IV. Comprende i materiali della sezione archeologica del Museo dell’Opera del Duomo e i reperti provenienti dalle necropoli orvietane e dalle zone archeologiche urbane

Museo Emilio Greco

Allestito nel 1991 al pianterreno del palazzo Soliano e diviso in due navate, raccoglie le opere donate alla città dallo scultore catanese Emilio Greco. La collezione comprende 32 sculture e 60 opere grafiche.

Museo dell’opera del Duomo

Contiene un vasta collezione, formata da pitture, sculture, oggetti sacri e arredi provenienti maggiormente dal Duomo, ma anche da alcune donazioni private. La collezione è stata divisa in due grandi gruppi, le opere medievali collocate nei palazzi papali, mentre quelle rinascimentali, manieristiche e fino a tutto il Settecento collocate nel palazzo Soliano.

Alla fine del 2007 sono state aperte la sala delle Sinopie e la galleria degli Affreschi. La prima accoglie gli eccezionali pannelli delle sinopie degli affreschi trecenteschi della cappella del Corporale, un gruppo di dipinti, sculture, argenti e oggetti liturgici; mentre la galleria degli affreschi ospita una serie di dipinti murali che illustrano la produzione orvietana fra il XIII e il XV secolo.